La nuova frontiera del futuro è… il banco di scuola

A qua si sessant’anni dal primo viaggio dell’Enterprise, il franchise di Star Trek non mostra segni di invecchiamento. Al contrario: con Star Trek: Starfleet Academy, in arrivo su Paramount+ il 15 gennaio 2026, la saga creata da Gene Roddenberry tenta qualcosa che non aveva mai davvero esplorato prima — un dramma di formazione ambientato nel futuro remoto, dove la curiosità e il coraggio si imparano tra i banchi (stellari) di scuola.

Ambientata nel 32° secolo, la serie ci riporta in un’epoca in cui la Federazione dei Pianeti Uniti sta lentamente ricostruendosi dopo il caos mostrato in Star Trek: Discovery. In questo contesto fragile e pieno di speranza nasce una nuova classe di cadetti, la prima dopo oltre un secolo di silenzio accademico.
È un’idea affascinante: raccontare la rinascita dell’istituzione che, più di ogni altra, incarna i valori della Federazione — cooperazione, diversità, esplorazione, scienza e diplomazia — ma farlo attraverso gli occhi dei giovani che ne rappresentano il futuro.

La showrunner Alex Kurtzman (già mente dietro Discovery e Picard) promette una serie che mescola la tensione morale di Star Trek con l’energia dei teen drama contemporanei.
I protagonisti – interpretati da Sandro Rosta, Kerrice Brooks, Bella Shepard e George Hawkins – sono cadetti provenienti da mondi e culture diversissime, ognuno con le proprie fragilità, sogni e contraddizioni.

A guidarli troviamo Holly Hunter, straordinaria interprete del Cancelliere Nahla Ake, ex ufficiale della Flotta diventata rettore dell’Accademia e comandante della nave-campus U.S.S. Athena. La sua presenza è magnetica, e dal trailer sembra incarnare perfettamente la complessità di un leader che deve educare, ma anche proteggere.

Tra le presenze di spicco, anche Paul Giamatti nei panni dell’antagonista Nus Braka — un nome ancora avvolto nel mistero — e graditi ritorni come Robert Picardo, Tig Notaro e Oded Fehr, a dare continuità con le serie precedenti.

Dal primo trailer diffuso al San Diego Comic-Con, Starfleet Academy sembra voler unire il pathos e la spettacolarità spaziale di Discovery con una scrittura più intima, concentrata su rapporti umani, crescita personale e scelte morali.
Il campus dell’Accademia appare come un luogo straordinario, sospeso tra architettura futurista e sensibilità universitaria: corridoi di vetro e luce, simulatori olografici, sale di comando trasformate in aule.

Le dinamiche tra cadetti – amicizia, rivalità, amori e fallimenti – promettono di portare nuova linfa al mondo di Star Trek, senza rinunciare alla riflessione etica che da sempre lo contraddistingue. L’obiettivo dichiarato dei produttori è chiaro: raccontare il futuro, ma attraverso gli occhi di chi lo deve ancora imparare.

Scommettere su un Star Trek “giovane” è una mossa audace. Il rischio, evidente, è quello di cadere nella formula “high school in space”, più vicina a un teen drama che alla profondità filosofica del franchise.
Tuttavia, le prime immagini e le dichiarazioni del cast suggeriscono una scrittura più matura, capace di bilanciare leggerezza e gravità. Se riuscirà a mantenere questo equilibrio, Starfleet Academy potrebbe rappresentare per Star Trek ciò che Stranger Things è stato per la fantascienza generazionale: un modo per rinnovare un mito senza tradirlo.

Nel multiverso espanso di Star Trek, Starfleet Academy si prospetta come il ponte ideale tra passato e futuro.
Non sarà (almeno all’inizio) la serie dell’azione e delle battaglie spaziali, ma quella dei sogni, delle scelte e dell’apprendimento. In fondo, Star Trek è sempre stato questo: un viaggio di scoperta, più interiore che interstellare.

Verdetto:
⭐️⭐️⭐️⭐️☆ (4 su 5)
Potenzialmente una delle serie più significative del nuovo corso Star Trek. Se manterrà le promesse, potrebbe formare non solo nuovi cadetti… ma anche una nuova generazione di fan.

Trivia:

Star Trek: Starfleet Academy è anche il titolo di un videogioco per PC uscito nel 1997. Si tratta di un simulatore di volo e azione con filmati interpretati da attori del cast originale di Star Trek, che permette di impersonare un cadetto dell’Accademia della Flotta Stellare.