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L’estate in cui Hikaru è morto

L'estate in cui Hikaru è morto porta il tema del mostro in una dimensione umana e introspettiva che coglie l'interesse degli appassionati sia di horror che di slice of life scolastico. Pubblicato da Jpop in Italia, quest' opera di Mokumoku Ren sarà disponibile su Netflix nell'estate del 2025.

( Cthulu mon amour)

Come tutti sappiamo le estati più tranquille e rilassanti si passano nei ridenti, sperduti paesini rurali tra le accoglienti montagne Giapponesi, tra il frinire incessante delle cicale, i pomeriggi con gli amici a parlare delle ultime serie tv, i primi amori…cosa potrebbe mai andare storto?

Primo: dover andare a scuola, con la camicia della divisa umidiccia attaccata alle scapole e la voglia di essere da tutt’altra parte.

Secondo: chiamarsi Tsujinaka Yoshiki o Indou Hikaru

Il primo motivo é piuttosto chiaro, il secondo invece comporta il fatto di essere il protagonista di una vicenda dai toni horror Lovecraftiani o il suo migliore amico o, per meglio dire, il suo involucro che contiene un essere dai contorni indefiniti…sia fisici che morali, una sorta di Cthulu moderno con il quale non si può fare a meno di empatizzare.

La bravura dell’autore di “L’estate in cui Hikaru è morto”, MokuMoku Ren, sta anche e, forse, soprattutto, nel fatto di far entrare il lettore nella mente dei suoi personaggi, tramite testi fortemente introspettivi e ad un tratto espressivo che dà pieno sfogo al tormento emotivo dei suoi protagonisti e soggetti comprimari.

Il primo pugno allo stomaco il manga lo dà già nelle prime pagine, quando un mostruoso e indifeso Hikaru prega disperatamente Yoshiki di mantenere il suo segreto. Per quest’ ultimo infatti non esiste alcun dubbio: il suo amico d’ infanzia e compagno di scuola e di giochi non é la persona che gli sta davanti, seduto sull’uscio di un piccolo negozio di alimentari in un afoso pomeriggio estivo.

Questo episodio scatena una serie di eventi che potrebbe scuotere le fondamenta di tutta una comunità e pone alcune inquietanti domande:

Chi è ora Hikaru? Un mostro ladro di cadaveri o un misto di orrore primordiale e ricordi e sentimenti di un adolescente privato troppo presto della sua vita e del suo futuro?

Cosa succederà a Yoshiki, diviso tra il rimpianto e il dolore per la scomparsa del suo migliore amico, la voglia di trovare la verità dietro la sua dipartita e i sentimenti ispirati da colui che ne ha preso il posto?

Qual è il segreto nascosto gelosamente tra le montagne di quello sperduto paesino immerso nel verde di una prefettura di Mie rurale e misteriosa?

Io aspetto, con il fiato sospeso.

L’estate in cui Hikaru è morto (Hikaru ga shinda natsu) è pubblicato da Kadokawa Shoten in Giappone e da J-Pop in Italia (5 volumi al momento della stesura di questo articolo).

Un adattamento anime, prodotto da CygamesPictures, con la regia di Ryohei Takeshita e i talenti di seiyuu quali Chiaki Kobayashi (Mash Burnedead, Gabimaru) e Shuichiro Umeda (Milo, Makoto Hanaoka) rispettivamente nei ruoli di Yoshiki e Hikaru, è stato recentemente annunciato da Neflix per l’estate del 2025.

Prepariamoci psicologicamente per quel momento!

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