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Maschera triste‐ il cinema di genere in Italia

Cerchiamo perle nella decadenza del cinema di genere nostrano!

Nascosta dietro al divano ascoltavo rapita una canzoncina infantile e inquietante, in attesa del colpo di scena…un coltello insanguinato raccolto da un bambino biondo e riccioluto…gasp! Peccato che la mia quieta manifestazione di stupore fosse arrivata alle orecchie dei miei genitori, che mi avevano vietato espressamente la visione di quel film! Profondamente indignata, fui accompagnata alla mia cameretta, dove mia madre mi rimboccò le coperte, mi mise in braccio Bobby lorsetto e mi disse: “non sei abbastanza grande per guardare i film horror! “. Con lo spirito di adattamento e di intraprendenza tipico della giovinezza decisi che, fino a quando le porte del cinema “da grandi” fossero state chiuse per me io mi sarei accontentata di unesperienza di seconda mano, gentilmente concessa da mia sorella maggiore…il vantaggio era reciproco: io avrei ascoltato le storie che mi interessavano (raccontate con dovizia di particolari, per giunta) e lei si sarebbe divertita al pensiero di farmi sussultare dallo spavento!

La partnership fu piuttosto proficua e, partendo proprio da Profondo Rosso e da Dario Argento, cominciai a scoprire le opere di registi quali Mario Bava, Lucio Fulci, Antonio Margheriti, Riccardo Freda e Pupi Avati e oggi, alla veneranda età di millemila anni, sono qui a chiedermi se un giorno, finalmente, finirà la tirannia delle commedie Italiane su famiglia, guerra o mafia e dei drammoni melensi o hardboiled sulla malavita che mi hanno sinceramente scassato le…scatoline, diciamo, e il cinema di genere nostrano tornerà di nuovo a brillare di luce propria? Forse no, ma qualche piccolo tentativo esiste! Prima di proporvi 7 opere di “resistenza ” al grigiore del panorama cinematografico Italiano beccatevi una bella carrellata fotografica di nostalgia così de botto, senza senso!

1‐La stanza delle farfalle (Gionata Zarantonello, 2012)

Tratto dal romanzo scritto dal regista stesso, la stanza delle farfalle è un horror thriller che narra la storia di Alice, ragazzina che stringe amicizia con una vicina di casa, la solitaria ed elegante signora Ann, grande appassionata di farfalle. Se questultima non avesse le sembianze di Barbara Steele, musa del cinema horror/gotico e una delle attrici preferite del nostro Mario Bava, io ci sarei cascata pure! La sua presenza, ed una porta chiusa dalla quale provengono degli strani rumori, non fanno presagire niente di buono! La fotografia è, secondo me, uno dei punti forti di questa pellicola: sia la scelta dei colori che l’accurata composizione scenica creano momenti di uninquietante bellezza…voto stile diesciii. Disponibile su Chili.


2‐ Agadah (Alberto Rondalli, 2017)

Se dovesse esistere un Oscar al coraggio nel cinema Italiano moderno io lo consegnerei direttamente al regista Alberto Rondalli! Cercare di adattare un libro complesso, di certo non famosissimo, e dalle atmosfere fantasy ed esoteriche come Il Manoscritto trovato a Saragozza di Jan Potocki è, a mio onesto parere, sia un atto d’amore che di follia! Il film riproduce con successo lintricato sistema di scatole cinesi che collega le storie raccontate nel libro, partendo proprio dallautore stesso, intento a scriverle alla luce fioca delle candele. Il filo della trama si dipana tra le mani di vari personaggi, tra i quali spicca il giovane ufficiale borbonico Alfonso di van Worden, che affronterà un viaggio dal chiaro valore iniziatico, e per ritornare allo scrittore, in un omaggio che rispecchia la sua fine. Visualmente sontuoso sia per la fotografia che per i costumi, che sono valsi a Nicoletta Taranta il David di Donatello 2018, e raccontato con maestria, Agadah è un’opera che, secondo il mio modesto parere dovrebbe essere accessibile ad un pubblico più ampio! Disponibile su Rakuten Tv e Chili.

4‐ The Nest, il Nido (Roberto De Feo, 2019)

Samuel, figlio di una famiglia di facoltosi proprietari terrieri, vive con la madre in un’ampia tenuta in campagna. Reso paraplegico da un incidente che è costato la vita al padre, il ragazzo vive nella noia più totale fino a quando incontra Denise, giovane cameriera e nipote di uno degli amici di famiglia. Nonostante il divieto della madre di Samuel, che impone al figlio un’educazione rigida per prepararlo al suo futuro ruolo di unico erede della proprietà, i due iniziano a comunicare e nel ragazzo nasce un’irresistibile curiosità verso il mondo che sta al di fuori dei cancelli che delimitano il territorio che gli è consentito conoscere. Come dice il proverbio, però, l’erba del vicino non è sempre la più verde e forse quel mondo così agognato al di fuori dal cancello potrebbe nasconde più insidie di quanto un giovane inesperto possa immaginare! Film cupo ed angosciante grazie ad un’ottima fotografia e un ritmo lento ma inesorabile, The Nest è disponibile su NowTv e in acquisto o noleggio su Amazon Prime video.

5‐Il racconto dei racconti (Matteo Garrone, 2015)

Il racconto dei racconti è uno di quei films che ti riempie di meraviglia una scena dopo laltra: sarà il cast stellare, la fotografia mirabolante, i sontuosi costumi, le affascinanti ambientazioni, le storie colme di pathos e di magia, o il regista che coordina questi elementi con sapienza, come un abile e consumato direttore dorchestra? Adattamento cinematografico della raccolta di fiabe “Lo cunto dei cunti “, scritta da Giambattista Basile e pubblicata postuma tra il 1634 e il 1636, questa pellicola adatta tre storie: La cerva, La pulce e Le due vecchie, che si intrecciano tra loro e si uniscono in un finale ad effetto (che non spoilero per rispetto dei pochi che non lo hanno visto ma che dovrebbero farlo). Disponibile su Raiplay gratis, Acquisto o noleggio su Amazon Prime video e a noleggio su Youtube, Google Play, Apple Tv e Rakuten tv, Il racconto dei racconti merita di essere visto almeno una volta, o due, o tre!

6‐Hai mai avuto paura? (Ambra Principato, 2023)

In un villaggio dell’Italia centrale nel diciannovesimo secolo la risposta sembrerebbe essere: sì, costantemente. Una belva miete vittime tra le greggi del luogo e sembra essere interessata anche a prede umane, ciò porta i paesani a richiedere l’aiuto di Scajacca, zingaro esperto in battute di caccia ad esseri inusuali e conoscitore di riti e rimedi pagani. La sua presenza butta nello scompiglio la famiglia di Giacomo, giovane e aristocratico poeta i quali genitori, la fervente cattolica contessa Adele e il laico e razionale conte Gustavo, vedono con estrema diffidenza la figura blasfema (secondo la madre) e arcaica (secondo il padre) del sedicente acchiappa mostri. A rallegrare leggermente le giornate del povero Giacomo sono i suoi fratellini, la vivace Pilla e il curioso Orazio. Proprio quest’ultimo comincia a mostrare un ossessionato interesse verso gli avvenimenti che stanno sconvolgendo la vita del villaggio e verso un antenato misterioso, la cui storia è nascosta nei vecchi documenti custoditi nella biblioteca paterna. Chi è veramente il mostro? Lo si può trovare prima che lui arrivi a noi? Scopritelo (noleggio o acquisto) su: Rakuten Tv, Chili, Apple Tv, Amazon Prime video, Youtube, Google Play e TIM Vision.

7‐L’orto Americano (Pupi Avati, 2025)

Come un ponte tra il passato e il presente, Pupi Avati ci porta da un incubo all’altro dai tempi de “La casa dalle finestre che ridono, Zeder, l’Arcano Incantatore ” fino al presente con “Il Signor Diavolo ” e la sua più recente fatica, l’orto Americano. Tratto da uno dei libri scritti dal regista, questo film tratta la storia di uno scrittore che si innamora improvvisamente di una giovane ausiliaria statunitense, incontrata in una bottega di barbiere a Bologna nel 1945, proprio alla fine della guerra. Trasferitosi un anno dopo negli Stati Uniti, per cercare ispirazione per il suo libro, egli viene a conoscenza del fatto che la donna della quale si era invaghito, Barbara, altri non è che la figlia della sua vicina di casa! Sfortunatamente ella non ha mai fatto ritorno nel suo paese, scomparendo nel nulla dopo aver annunciato le sue prossime nozze con un Italiano. Strane urla notturne provenienti da un orto che divide la sua casa e quella della madre di Barbara, e la voglia di svelare il mistero della scomparsa della giovane donna , spingono lo scrittore a tornare in Italia e indagare sulla vicenda. Girato completamente in bianco e nero per uno stile visivo impeccabile, L’orto Americano di Pupi Avati uscirà nei cinema Italiani il 6 Marzo 2025.

Dopo avervi donato queste sette perle il vostro Puck fa un inchino e si ritrae nelloscurità che si cela nel lato nascosto del divano…abbracciate stretti i vostri pupazzi, questa notte!

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