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Room of Angel

Silent Hill e gli incubi che ci ha regalato nel corso degli anni, rovinando la nostra innocente infanzia

Ti svegli una mattina e scopri che la tua porta è bloccata da decine di catene e lucchetti. Non hai modo di uscire. Percepisci rumori inquietanti provenire dall’esterno e non capisci che diamine sta succedendo. Ogni tuo sforzo di comunicare con l’esterno è inutile.
Guardi dalla finestra ma il mondo sembra scorrere con il solito ritmo, la solita lentezza e banalità. Troppo banale. Si tratta di un loop o è solo il videogioco che ricicla la stessa scena? Non lo sai e non hai modo di capirlo.

Quando sei stanc* e l’unica soluzione è quella di ripiombare a letto, l’incubo diventa ancora peggiore. Ti risvegli e trovi un buco super super creepy nel muro, dalla quale puoi uscire ed esplorare meandri della città in cerca di una spiegazione alla situazione in cui ti trovi. Purtroppo non sei solo.

Nel corso del gioco tutto è drammaticamente destinato a darti una sensazione di impotenza, dai pochi strumenti che hai a disposizione per sopravvivere, alla morte di alcune persone che incontrerai e che non capisci perché siano legate al tuo incubo.

E da qui via che parte una delle mie song preferite degli OST: Room of Angel. Il requiem per qualcuno che è stato al tuo fianco nella disavventura ma di cui non hai fatto in tempo ad affezionarti.
Oh che ce posso fa se c’è pieno di mostri che cercano continuamente di mangiarci le budella. Me spias. Bon vojage, spero di non re-incontrarti mai più (spoiler: non succede).

Composta dal maestro Akira Yamaoka (adoroh) che si è occupato dei migliori brani della serie Silent Hill, può essere vista come un requiem, appunto, per uno dei personaggi che non vi nomino ma anche che richiama il legame del protagonista con l’intero episodio che sta vivendo.

Vi lascio il testo e il brano, ricordandovi che stiamo pian piano infarcendo la nostra playlist su Spotify!

You lie, silent there before me
Your tears, they mean nothing to me
The wind howling at the window
The love you never gaveI give to you
Really don’t deserve it
But now, there’s nothing you can do
So sleep, in your only memory of me
My dearest mother
Here’s a lullaby to close your eyes, Goodbye
It was always you that I despised
I don’t feel enough for you to cry, oh well
Here’s a lullaby to close your eyes
Goodbye Goodbye Goodbye Goodbye
So insignificant, sleeping dormant deep inside of me
Are you hiding away, lost, under the sewers?
Maybe flying high, in the clouds?
Perhaps you’re happy without me

So many seeds have been sown in the field
And who could sprout up so blessedly
If I had died, I would have never felt sad at all
You will not hear me say ‘I’m sorry’
Where is the light, wonder if it’s weeping somewhere?
Here’s a lullaby to close your eyes, Goodbye
It was always you that I despised
I don’t feel enough for you to cry, oh well
Here’s a lullaby to close your eyes Goodbye
Here’s a lullaby to close your eyes, Goodbye
It was always you I despised
I don’t feel enough for you to cry, oh well
Here’s a lullaby to close your eyes
Goodbye Goodbye Goodbye Goodbye

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